Il ‘ Percorso dei Cristi ‘ – conclusione

MappaPercorsoFinaleA conclusione del percorso dei “Cristi”, ci pare opportuno ordinare le varie tappe in successione, magari arricchendole con qualche indicazione riguardo i tempi di percorrenza parziali e totali man mano che vi si procede.

La partenza ideale del nostro percorso, non a caso inizia dall’Area Sosta Camper, presso gli impianti sportivi di Facen, ove è pure posizionata la bacheca su cui sono evidenziati i percorsi che interessano in particolare il Territorio di Facen.

CristoCanalet_orDa qui, non bisogna tralasciare il primo dei nostri ‘Cristi’, el ” CRISTO DEL CANALET “, anche se trovasi nella direzione opposta a quella di percorrenza del tragitto da compiere.

Merita di non essere dimenticato, anche perchè, rispetto all’area sosta, rappresenta poco più di una breve passeggiata di venti minuti tra andata e ritorno.

Ora si può partire per questo itinerario, che conta nella sua interezza  ben dieci tappe oltre a quella succitata.

E’ bene ricordare che, pur essendo il Percorso dei Cristi per tutti, tuttavia affronta un dislivello in salita di circa 800 metri, con una durata complessiva di circa 4 ore e 30.

Inutile dire che, pur sviluppandosi per la sua maggior parte su percorsi ombreggiati, sia preferibile affrontarlo o nelle prime ore della mattina o nell’avanzato pomeriggio, ove evitare la calura estiva della parte centrale della giornata.

Subito dopo la partenza incontriamo il Lavatoio e, di fronte, il ‘Casel’  (Latteria Turnaria), insieme alla Chiesa ed all’osteria un tempo fondamentale elemento d’incontro e socialità, di scambio di notizie e pettegolezzi.

P1230557Lasciamo quindi l’Area Sosta Camper imboccando la comoda strada asfaltata strada in direzione dell’abitato di Venezia Secca, senza perderci uno sguardo verso il centro del paese e la sua chiesa che lasciamo alle spalle. Dopo circa quindici minuti di cammino, arriviamo alla prima tappa, el ” CRISTO DE VENEZIA SECA ”, bel manufatto di recente fattura, giusto di fronte all’antica latteria turnaria di questo (ora) piccolo nucleo abitato, un tempo assai  popoloso. Interessante notare alcuni esempi di case tradizionali, con i relativi e tipici ballatoi in legno, ora con qualche intervento di ristrutturazione in atto.

P1230564Oltrepassato questo Crocifisso, la strada inizia a salire e dopo un po’ il panorama si apre sulla Vallata Feltrina In una quindicina di minuti di cammino arriviamo  l’abitato di Fiere Basse, alla seconda tappa, el ” CRISTO DE FIERE ”, nell’omonima località, raggiunta dunque dopo circa mezz’ora in tutto.

Questa piccola frazione sorge su una panoramica terrazza naturale, con una splendida vista sulla Vallata Feltrina e – naturalmente – su Facen. Uno scorcio panoramico, verso Ovest, c’è pure, lungo il Canalet, sulla piana di Fonzaso e la sua area industriale.

Dopo Fiere Basse, con una salita di pochi minuti ma un po’ più erta, troviamo il nucleo di Fiere Alte, un tempo assai popoloso, oltreché panoramico. Anche qui molte case tradizionali, qualcuna delle quali restaurata e divenuta seconda casa.

Subito dopo Fiere Alte si continua a salire verso il monte Avena su una strada sterrata facilmente percorribile, comoda ma in alcuni tratti assai erta. E’ una salita, questa, totalmente ombreggiata, da affrontare col giusto passo e decisione.

Già poco prima di arrivare al Cristo, avremo maniera di affacciarci sui prati di Art, una delle più belle zone del Territorio di Facen.

P1230576Giunti a mezza costa, incontriamo, vicino alle  ‘Casere de Art’, la terza tappa del nostro percorso, el ” CRISTO DE ART ” .

E’ questa una meta già appagante, considerando che per giungere fino a qui ci sono voluti, dopo aver lasciato l’abitato di Fiere Alte, circa quaranta minuti di cammino.

A fianco del Crocefisso, che merita una sosta particolare per smaltire la fatica di questa salita ma, soprattutto, per ammirare il paesaggio visibile sulle montagne, il Grappa e la Vallata Feltrina, troviamo una ‘Meda de Fen’, una delle non molte ancora presenti nel Territorio.

Con la Casera de Art rappresenta un insieme architettonico/paesaggistico veramente notevole, e merita – da solo – la fatica occorsa per giungervi.

P1230579Proseguendo per altri cinque minuti arriviamo alla tappa successiva, el “ CRISTO DE TOM ”, in un magnifico contesto panoramico.

E’ anche opportuno ricordare che fino a questa quota, il percorso è facilmente percorribile in qualsiasi periodo dell’anno, visto che negl’ultimi tempi le precipitazioni di carattere nevoso invernali non sono più particolarmente copiose. Per altro, il Territorio si presta ad essere fruito, esplorato e goduto, in caso di neve, con le ciaspole.

Poco dopo aver lasciato questo Cristo, in pochi minuti , di fronte alla ‘Casera de Poca’ caratteristica per il frontone del tetto, ci si presenta la possibilità di accorciare  il percorso, deviando subito verso la chiesetta dei SS. TIBURZIO E SUSANNA.

Ma sarebbe un vero peccato perdersi le due tappe successive. In questa logica lasciamo la carrareccia per seguire l’evidente sentiero, non senza aver ammirato un altro splendido balcone naturale, il ‘Chegol’, sulla nostra sinistra.

P1230583Su un sentiero ora un po’ più accidentato, seguendo le indicazioni, saliamo  verso la quinta tappa,  “ EL CRISTO DE LE TASSERE ”, distante circa trenta minuti di cammino, ove troveremo anche una panca per riposare.

Con un ultimo sforzo di un quarto d’ora arriviamo sulle ’Buse’, che rappresenta la sesta tappa, nonché punto più elevato (circa1250mt) del nostro percorso, da dove il percorso dei Cristi continuerà in discesa verso Facen.

Le Buse sono uno straordinario luogo panoramico, in tutte le stagioni, sia d’estate come luogo di villeggiatura per le molte casere utilizzate allo scopo, sia d’inverno in quanto parte integrante delle piste di sci che vi si sviluppano.

P1230592Dalla panca posta di fronte al ” CRISTO DE LE BUSE “, vi è uno straordinario panorama sulle Vette Feltrine, sia d’estate che d’inverno, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, e sull’intera Vallata, verso Belluno e – ancora più in là – le montagne dell’Alpago.

In pochissimi minuti arriviamo quindi, continuando in piano sulla carrareccia, allo Chalet alle Buse, dove sarà possibile ristorarci e godere anche di tutte le sue infrastrutture di intrattenimento esterno.

Quindi, prendendo verso est verso lo skilift “baby” e seguendo le indicazioni, cominceremo la nostra discesa, attraversando un bosco e sbucando sul Prà del Battiston, dove – a fianco delle relative Casere – pietosamente coperto da un telo che lo protegge dalle precipitazioni – sopravvive ancora il tronco di un enorme faggio plurisecolare.

Continuando a scendere seguendo le indicazioni, in pochi minuti intercetteremo il percorso già fatto in salita, ritornando quindi alla Casera de Poca.

P1230600Proseguendo quindi a sinistra sulla carrareccia arriveremo al bivio (con una bella panca ed una bacheca informativa), che ci invita a scendere, attraversando il Prà dei Modesti, per arrivare (complessivamente in 30 minuti dalle Buse) al  ” CRISTO DE S. SUSANNA “, la nostra settima tappa.

Imperdibile la visita alla Chiesetta di S.Susanna, appena a fianco, ed al Sass de S.Susanna con relativo pozzo per l’acqua santa: straordinaria la vista che vi si gode !

Elemento apprezzato fin dall’alto medioevo, visto che qui esisteva un punto di osservazione e segnalazione (legato otticamente con altri castelli e punti i osservazione).

E’ da ricordare, inoltre, che questa chiesetta è tappa fondamentale del percorso – edito dal Parco Zazionale Dolomiti Bellunesi – denominato dei ‘Santi Guerrieri e Guaritori ‘, collegante tutte le chiesette a mezza costa – anticamente punti di osservazione e vedetta – presenti lungo tutta la dorsale montana fino oltre Belluno, a Ponte nelle Alpi !

E la chiesetta fa anche parte del percorso ‘ Il Cammino delle Dolomiti ‘.

Qui merita soffermarsi, magari lasciando una propria nota sui diari che si trovano, di solito, presso una delle finestre della chiesetta, che raccolgono le impressioni, i commenti, le preghiere di chi vi transita.

P1230604Ora ci si può tuffare nel bosco sottostante ed imboccare il sentiero a lato del pozzo, sempre in discesa, un po’ meno agevole di quelli fin qui percorsi ma di sicuro non particolarmente impegnativo, e dopo appena cinque minuti di cammino arriviamo all’ottava tappa, ” EL CRISTO DE LA SALINA ”.

P1230605E continuando ormai a scendere, dopo altri dieci minuti, giusto ad una svolta del sentiero, arriviamo alla nona tappa ,” EL CRISTO DE LA VAL ” o ” DEI ALPINI ”.

 

 

P1230606Continuiamo quindi a scendere fino a quando incrociamo una strada sterrata, che seguiamo verso destra fino a quando, complessivamente dopo circa venti minuti  incontriamo “ EL CRISTO DEL MASO ”, a fianco di una tradizionale abitazione locale, in mezzo a prati ancora ben curati.

 

E’ questa la decima ed ultima tappa  prima di scendere fino al paese di Facen e di lì concludere il nostro percorso.

La discesa continua, quindi, per portarci – passando di fronte al Capitel dei SS. Tiburzio e Susanna  e – quindi – ad una nuova visuale sulla Vallata Feltrina.

Una splendida fontana/lavatoio, dalla tipica architettura di regime, come molte altre nel Territorio edificata fra le due guerre mondiali, caratterizza questo piccolo borgo di case immediatamente sopra l’abitato di Facen, ancora segnato da vigne una volta così diffuse.

La carrareccia, infatti, in altri venti minuti ci porterà  a Facen, passando per il Capitello dei SS. Vito e Modesto, da cui a sinistra per strada asfaltata fino alla Piazza e quindi, a destra, ritorneremo al nostro punto di partenza, all’Area sosta Camper.

Va detto che, sicuramente, percorrere l’anello nella sua interezza richiede circa quattro ore e mezzo e anche un po’ di allenamento : ma li vale tutti !

Per chi crede, però, di non poterlo affrontare in maniera completa, come abbiamo visto c’è la possibilità di accorciarlo sensibilmente saltando le tappa nr 5 e nr 6 (Cristo de le Tassere e Cristo de le Buse), alla Casera de Poca, proseguendo diritti sulla carrareccia, pur senza rinunciare a scorci meravigliosi ed a panorami mozzafiato.

Ogni stagione può risultare ideale per la sua percorrenza, logicamente è da tener presente  che durante l’inverno è possibile che salendo di quota vi si possa trovare della neve in modo più o meno abbondante e quindi sia utile prevedere l’utilizzo delle ciaspole  per poter completare il percorso.

Buona passeggiata  a tutti

Diego P.

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