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Il decreto di erezione steso dalla Curia, considerava come territorio della Vicaria, tutto quello che prima formava la vecchia Curazia, ma per un errore di fatto, certe località sempre appartenute a Facen, venivano assegnate al territorio di Pedavena e di Travagola.
Sua Ecc. Mons. Vescovo vista la petizione dei ‘Seniori’ di Facen per riavere quello che sempre era stato loro di diritto, visto ancora il parere del Vicario Generale che dichiarava di non aver nessuna difficoltà a ridare i Confini, perché in fondo si trattava di uno spostamento che pregiudicava di poco la linea stabilita, con un nuovo decreto in data aprile 1937 ordinò i confini nel senso richiesto e suesposto.
La cosa lasciò qualche strascico a motivo di sobillazioni e dispetti da parte dei confinanti, ma ora le cose, sembrano tornate al loro posto. (11)
A questo punto don Giuseppe fa alcune osservazioni che si possono definire di ordine morale – religioso – sociale – organizzativo, locale, che ben dipingono la situazione di allora, anche se oggi fanno un po’ sorridere e ci fanno pensare: ‘Fossero tutti qua i problemi’. Ciò nonostante si deve riconoscere che tante situazioni negative odierne, sono, purtroppo, germinate allora…!
Generalmente parlando il paese è buono e corrisponde abbastanza bene. (12).
Si nota negli uomini poca frequenza ai SS. Sacramenti e varie deficienze pasquali.
In Carnevale qualche ballo privato, ma molte ragazze frequentano le feste pubbliche di Pedavena e del Cason.
Larga strada si è fatta la moda, e il fatto è dovuto alla grande immigrazione delle donne (serve e balie) nell’interno, riportando poi in seno alle famiglie i gusti della città.
Gli amoreggiamenti sono troppo lunghi (filò fin dai 13-14 anni) con poca sorveglianza da parte dei genitori. La moralità, specie nelle ragazze, molto lascia a desiderare, soprattutto nei centri e nei paesi di servizio.
Le famiglie generalmente sono sane, ma sta penetrando in modo impressionante, la malizia del non voler figli, o uno o due al più.
L’istruzione religiosa da parte dei genitori è molto trascurata, e molto diffuso il parlare osceno (forse dalla troppa confidenza del ‘Tu’).
Il giorno del Signore, è molto strapazzato, e anche senza scrupolo, non ostante il lavoro e la propaganda in senso contrario.
Nelle circostanze straordinarie non manca la popolazione, di accorrere in massa alla parola di Dio e ai SS. Sacramenti, non così nelle funzioni e feste ordinarie.
Nell’Azione Cattolica vi è il ‘Gruppo Donne’, mancano però tutte le altre branche. Si è tentato più volte, si sono fatte istruzioni speciali, da diverse conferenziere, ma poco o niente si è ottenuto. Forse la non corrispondenza è dovuta, in parte, alla mancanza di residenza del sacerdote.(Segretario Vescovile)
Per questo motivo manca anche la Congregazione della dottrina cristiana, mentre vi è quella delle missioni. La presenza in parrocchia di un giovane e buon sacerdote metterà a posto tante cose.
Segue in un altro registro lo stato attivo e passivo del Beneficio, con nota di tutte le famiglie solventi o meno.
Il sottoscritto sta inoltrando le pratiche per il supplemento di Congrua “.
16 dicembre 1935 – Visita Pastorale 1° (13)
03 ottobre 1937 – Ingresso del V° sostituto
Don Giuseppe Peressini
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