Proseguendo nel nostro percorso di riscoperta e censimento delle Fontane del Fascio, alimentate dall’acquedotto del Troj delle Manere, arriviamo ad quest’altra importate, per dove è collocata, fontana.
Si trova, infatti, su un incrocio ‘nevralgico’, come oggi diremmo, della viabilità antica di Facen: l’incrocio fra la vecchia strada comunale che da Facen conduceva a Fiere Alte e la strada che conduce a case Aste, alla relativa fontana ed al Capitello dei SS. Tiburzio e Susanna oltreché – quindi – lungo la strada di Canal, recentemente riaperta al transito pedonale, verso S.Susanna, il Monte Avena e Croce d’Aune.
Un punto quindi particolarmente importante, sottolineato dalla contigua presenza del Capitello di Bastian Manoli.
Una fontana importante, con il relativo lavatoio, di supporto per tutte le abitazioni immediatamente contigue.
E posta, com’è, all’incrocio di vie di transito all’epoca fondamentali, doveva essere certo luogo molto affollato.
Anche da qui, naturalmente e come il caso di altre fontane, grande è la vista su tutta la Vallata Feltrina.
Ma ci piace parlare, in particolare, di questa fontana, non solo per dove si trova, per l’esser posta in uno dei luoghi certamente più trafficati all’epoca e pure ora, ma perché si presenta in un ottimo stato di conservazione.
E ciò è dovuto alla dedizione di un compaesano che, proprio di recente, ha autonomamente deciso ed attuato un intervento di pulizia generale della fontana, con l’eliminazione dei muschi e licheni che vi avevano attecchito, ma pure con il rifacimento delle parti cementizie ammalorate o mancanti.
Infatti, con la ricostruzione di spigoli, del cappello di copertura del sistema di distribuzione idraulica, ora si ripresenta nelle migliori condizioni.
Pronta per poter essere riaperta all’uso, almeno con un sistema di erogazione a pulsante.
Questo intervento di ripristino, pulizia e manutenzione è l’esempio più lampante di come possano essere recuperate, anche alla memoria collettiva, le fontane che punteggiano il Territorio di Facen.
Quasi sempre non abbisognano di interventi eclatanti, ma solo di passione, pochi materiali, la messa a disposizione di un po’ del proprio tempo, e tanto rispetto per la nostra storia locale e per quello che le stesse hanno rappresentato.
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