Questo manufatto si trova a metà circa della vecchia strada comunale che da Facen portava a Fiere, a poche centinaia di metri da quello precedente (Capitello de Fiere).
Differentemente da quest’ultimo, però, versa in pessime condizioni, scomposto e compromesso nella sua staticità dalle spinte che gli derivano dall’incombente costone a monte.
E’ situato poco sotto all’abitazione (de Toni Cich – Spigolin) dove gli abitanti di Facen confluivano per prendere il pane che lì veniva prodotto, nell’unico forno del paese, ora crollato insieme all’intera casa.
Dal crocicchio ove di trova questo Capitello si diparte uno dei sentieri che porta alla chiesetta di S. Susanna, che oggi, dopo un’opera di pulizia e recupero funzionale, è ritornato di nuovo percorribile in tutta la sua lunghezza.
Nella ricerca di notizie sulla sua origine, si è risaliti alla motivazione per cui è stato eretto, grazie a quello che i discendenti diretti ricordavano di aver sentito narrare dai loro famigliari.
A loro dire, infatti, il Capitello è stato costruito come voto di ringraziamento da parte dei proprietari dell’abitazione vi che sorgeva poco più in alto, e che ospitava, appunto, il forno.
In occasione, infatti, di una valanga o di una frana caduta lungo la piccola valle che scende poco a lato del Capitello, la moglie del proprietario ebbe salva la vita gettandosi in una piccola grotta naturale che esisteva proprio lì dove poi venne costruito il manufatto stesso.
E’ chiaro, quindi, che in passato il luogo era molto transitato e che, dunque, si sia sentita la necessità di costruire un’edicola dove fermarsi a ringraziare Dio per il pericolo scampato, a meditare o a cercare raccomandazioni per affrontare il vivere quotidiano.
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