Troj delle Manere – la riapertura definitiva

20161112_111443Il gruppo dei ‘‘Barufanti di Facen’ ha definitivamento completato la riapertura del Troj delle Manere.

Dopo un primo intervento, ora la conclusione.

Ora, definitivamente, il Troj delle Manere può essere considerato non solo percorribile, ma – soprattutto – veramente fruibile.

Un sentiero molto importante per il Territorio di Facen, in quanto – sul suo sedime – vi fu interrato l’acquedotto (appunto del Troj delle Manere) che portò l’acqua potabile, attraverso la realizzazione di un grande numero di fontane e lavatoi costruiti nei suoi posti più marginali nel 1935 durante il regime fascista, ma non per questo meno abitati.

Ora, grazie ai  ‘Barufanti di Facen’, che continua a crescere nei suoi componenti anche gli ultimi 300 metri rimasti sono stati completati.

Non è stato un intervento veramente semplice, date le condizioni in cui il Troj si trovava.

Ma grazie all’uso di strumentazione specifica per la pulizia del sottobosco e una necessaria ed indispensabile determinazione degli operatori, l’ambiente è del tutto cambiato.

Cosa manca ancora ?

Il prossimo intervento che i volontari hanno già in mente è la tabellazione segnaletica del sentiero stesso, per farlo (ri)conoscere sia ai residenti, che darne conoscenza e consapevolezza a tutti coloro – non residenti – che grazie a questo percorso, ora ritornato in condizioni di accessibilità, possano scoprire e godere luoghi del Territorio assolutamente prima sconosciuti.

Insomma una bella esperienza, vissuta da persone le più diverse, alla riscoperta volontaria e consapevole del proprio Territorio…

Un’occasione anche di festa, dello stare insieme, consapevoli di fare qualcosa di utile per sè, per la propria storia, per quella delle generazioni più giovani.

A.Chs

 

 

sia come percorso che come sede su cui è stato interrato l’Acquedotto appunto del Troj delle Manere.

Ed abbiamo anche accennato alla volontà, emersa fra alcuni giovani  (e anche meno giovani) di Facen, di mettere mano ad almeno alcuni fra la quantità di percorsi, sentieri e Troj esistenti sul proprio Territorio per recuperar loro – od almeno ad una parte degli stessi – la memoria storica, le funzioni ed, infine, la percorribilità.

Condizione, questa, fondamentale per riportare le persone, soprattutto le più giovani, a ripercorrere gli stessi, a scoprirne i vari manufatti spesso presenti, a stimolarne la curiosità per i siti dagli stessi collegati.

E così, il Gruppo di recente autonominatesi i ‘Barufanti di Facen’, ha incominciato a dar seguito alle volontà emerse in recenti incontri: riportare alla luce il Troj delle Manere.

Ciò, sia in quanto sedime dell’Acquedotto che – con le fontane dallo stesso alimentate e che prossimamente troveranno specifico spazio descrittivo in questo Sito –  a suo tempo cambiò certamente la qualità della vita dei nostri antenati che avevano ‘colonizzato’ il Territorio di Facen fino a quote ora impensabili, sia in quanto percorso agevole, interessante ed ameno per certi suoi scorci in grado di diventare motivo di breve ma gratificante escursione sul Territorio Stesso.

Insomma, ‘baruffando’ per la definizione di ruoli, strategie e modalità di intervento, dotazioni logistiche e quanto necessario, un discreto gruppo di volontari ha iniziato un significativo intervento di bonifica del tracciato, di pulizia e sistemazione della vegetazione che ne aveva invaso e qua e là stravolto il percorso stesso, e – pur non completandone l’intero tracciato per esaurimento del tempo disponibile – ne ha certamente cambiato l’aspetto e riqualificato funzioni e percorribilità per la parte completata.

Grazie all’intervento effettuato, sono riemersi anche i muri a secco di contenimento -a monte, e qua e là pure a valle –  che delimitano il sentiero stesso e che – pur a distanza di così tanti anni di abbandono – ne caratterizzano l’intero percorso.

Muri che non hanno lesinato nelle sorprese, per la perizia di costruzione che ancora ne emerge, la stabilità oltreché l’eleganza con cui ne sono caratterizzati alcuni tratti, curve ed incroci.

Data poi la stagione, i molti funghi presenti hanno rappresentato una tentazione irresistibile per alcuni dei volontari che hanno addotto valida scusa per divagare dal luogo dell’intervento.

L’intervento di riqualificazione in sé si è rivelato, per la complessità ed articolazione dei luoghi, assai impegnativo, con il necessario utilizzo di diverse attrezzature, ma anche interventi ‘di fino’ affidati a mani femminili.

Come dovrebbe essere in questi contesti, non è solo l’obiettivo finale la cosa più importante, ma bensì l’elemento della ‘socialità’ e ‘condivisione’: vivere e partecipare insieme alla riscoperta e riqualificazione di un antico percorso !

E alla fine, pur non avendo del tutto ancora completato il percorso del Troj delle Manere, la soddisfazione per l’esperienza vissuta insieme era certamente palpabile nei partecipanti.

Un ulteriore intervento di completamento, degli ultimi forse 300 metri, sarà quindi necessario come pure – nella prossima primavera – un intervento conclusivo di tabellazione dello stesso, per renderlo visibile, riconoscibile oltre che percorribile.

Per la tabellazione, o – meglio – per la fornitura di pali e tabelle, il gruppo conta nel supporto dell’Amministrazione Comunale, cui lo stesso ha pure dato la propria disponibilità per organizzare ed accompagnare le scolaresche della scuola dell’obbligo in una serie di uscite alla scoperta del Territorio di Facen e delle sue evidenze.

A.Chs
Questa voce è stata pubblicata in Percorsi, Pillole di Storia Locale e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.