Questa volta pioggia a vento hanno colpito forte anche il Territorio di Facen.
Ed hanno colpito duro !
Non siamo ancora del tutto consapevoli dei danni complessivi, almeno per quanto riguarda i danni alla sentieristica che nel tempo vi è stata riaperta. In tal senso solo nel corso dei prossimi tempi, col ripercorrere dei luoghi ed una analisi sistematica degli stessi, sarà possibile comprendere la reale portata dei danni e formulare ipotesi su quali percorsi – ed in che modo – sarà possibile riaprire.
Al momento attuale, direttamente abbiamo proceduto ad una prima ricognizione sul sentiero da Facen a S.Susanna, anche per verificare la presenza di eventuali danni alla struttura e sito della stessa, sul ritorno a Facen lungo il Troj dei Capitei, sul Troj de le Manere e sul Troj de le Pale.
La prima parte della salita, fino al Capitel de la Salina, non presenta particolari danni, se non la necessità di asportare e sistemare ramaglie varie di tutti i tipi presenti sul sedime del sentiero stesso. Probabilmente, oltre alla casualità con cui il vento ha colpito il nostro Territorio, tale ‘fortunata’ situazione deriva dal fatto che una precedente tromba d’aria, di forse 25 anni fa, aveva già quasi raso al suolo gli abeti presenti nell’area attraversata dal sentiero, lasciandone veramente assai pochi.
Ma dal Capitel de la Salina, il cui accesso lungo la Strada de Canaj è ostruito, e fino a S.Susanna, la cosa cambia completamente: quasi tutti gli abeti presenti a monte del sentiero sono rovinati sullo stesso, a volte appoggiandosi o trascinando faggi e carpini, come si vede nelle immagini successive.
S.Susanna, il suo sito ed il sistema di illuminazione esterna non hanno subito danni, grazie al fatto che – in occasione del rifacimento del tetto – si era cercata la disponibilità dei proprietari dei grandi abeti che la circondavano ad abbattere gli stessi per misura precauzionale. Una scelta oculata che ha premiato e che – certamente – ha evitato, in questo caso, possibili disastrose ripercussioni sulla chiesetta stessa.
Le cose cambiano subito dopo, imboccando da S.Susanna il Troj dei Capitei verso la ‘Casera de Pistagna’ : il suggestivo sentiero in costa è completamente devastato:
Ed ancora più complicata la parte in discesa del Troj dei Capitei, dalla ‘Casera de Pistagna’ verso la strada che arriva dal Capitel de la Salina e scende fino al Troj de le Manere:
Anche il Troj de le Manere non è rimasto indenne dagli effetti del vento, danneggiato anch’esso soprattutto nella parte più alta, dal suo imbocco appena sopra Fiere Alte fino oltre al ‘Vascon’ ed i ruderi dell’abitazione di ‘Toni Cich’ :
Pure il Troj de le Pale non è rimasto immune da problemi, certamente meno seri data anche la tipologia di vegetazione che vi si trova, che privilegia carpini, faggi e roveri rispetto ad abeti e larici presenti più a monte. Ciò nonostante, la situazione richiede certamente interventi non da poco:
Che dire di fronte a tali situazioni ? Di certo non possono essere risolte solo dalle associazioni volontaristiche, a diverso titolo presenti sul Territorio, come i Barufanti de Facen.
Tenuto conto degli enormi danni che tutto il Territorio Bellunese e Feltrino per tale calamità ha subito, certamente pur consapevoli che danni assai più importanti sono presenti su tale più ampio Territorio, un suggerimento per la gestione di tali problematiche potrebbe, a nostro parere,prevedere:
+ una precisa e rigorosa ricognizione di tutta la sentieristica,
+ la convocazione di incontri pubblici, da parte dell’Amministrazione, coinvolgenti tutti i proprietari dei boschi danneggiati per quanto riguarda la stima dei danni,
+ la definizione di protocolli operativi che definiscano chi, come, in che modo, con quali modalità ed in che tempo debba agire per ripristinare le viabilità, da quelle prioritarie per accedere ai luoghi di interesse comune a quelle minori (che coinvolgono i nostri Troj),
+ se e quali debbano / possano essere supporti, modalità, rapporti e responsabilità verso tutti quei volontari che vogliano/possano essere disponibili a dare una mano per ripristinare gli sforzi già fatti per rendere percorribile e vivibile il Territorio.
Solo attraverso una tale Fase Istituzionale potranno, a nostro parere, essere ripristinate le condizioni necessarie per poter agire e ritornare a fruire del nostro Territorio.
A.Chs
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