Fontane di Facen : la Fontana dei Venezhiani

Di particolare interesse la Fontana di cui oggi parliamo : la Fontana dei Venezhiani.

Il perchè la zona in cui è stata edificata sia nomenclata come ‘Venezia Secca’ non ci è stato dato di capire: qualcuno ritiene sia imputabile alla particolare ‘arsura’ del suo Territorio, altri al provenire da Venezia (sulla laguna) qualcuno degli antichi proprietari ed al volerla distinguere dalla stessa per essere ‘secca’.

Ad ogni modo, con l’arrivo dell’acquedotto del Troj delle Manere, anche questa zona ebbe la sua fontana. E dalle sue caratteristiche e l’avere un lavatoio importante possiamo comprenderne l’importanza numerica delle persone che vi facevano riferimento.

Da ricordi raccolti fra le persone che vi abitavano, stimiamo essere infatti una sessantina gli abitanti delle tre importanti abitazioni che la stessa serviva, due delle quali quasi addossate, ed una in posizione più ariosa.

Insomma un nucleo abitato di rilevo, la dimensione delle cui tre abitazioni ancora sorprende. Abitazioni in massima parte ora disabitate, anche se – in alcuni frazionamenti delle stesse – alcuni interventi di recupero funzionale e restauro sono già stati fatti ed alcuni in corso.

Anche le proprietà son passate di mano e sono proprio i nuovi proprietari, turisti innamorati del luogo, poco fuori e poco più in alto del centro di Facen, a cui essere grati per esser intervenuti nei restauri e nei recuperi abitativi.

Tornando alla fontana, la particolarità che ci colpisce, per la  sua unicità costruttiva, è la forma a ‘L’ con cui è stata realizzata, con un ampio lavatoio ad angolo, attrezzato su tre lati. Da immaginare quanta vita attorno allo stesso !

Anche qui, sul frontone principale, troviamo lo Stemma del Fascio scalpellato, inesorabile condanna cui, al finire tragicamente di un’epoca, si cerca di obliarne i ricordi, vendicandosi anzitutto sui suoi simboli.

La fontana ed il suo sito necessiterebbero, ovviamente, di un intervento di pulizia complessiva, oltreché del restauro di un angolo della fontana che – forse per un colpo ricevuto da un automezzo in manovra – si è in parte sgretolato.

Il tubo dell’acqua è ancora presente, seppur tappato, e vicino – sotto l’apposito sigillo – ancora si sente scorrere l’acqua. Non sarebbe certamente difficile e costoso riattivarne – con un normale pulsante a chiamata – l’erogazione dell’acqua.

Certamente un più completo ragionamento sulle tali modalità di fruizione dovremo pur fare, con l’Amministrazione, quando sarà più chiaro e documentabile che destinazione ed utilizzo poter ridare a questi manufatti.

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A.Chs
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