Facen : le Viti

La primavera è esplosa ormai, e con essa le Viti.

E’ un po’ che ne volevamo parlare, per altro, e questo ci è parso il momento, in una giornata all’alba, osservando le prime foglie ed i primi grappoli, quasi simbolo e stimolo per guardare avanti.

Percorrere i vigneti di Facen, certamente fino ad un tempo recentissimo assai più estesi, è – per noi – fare una sorta di Percorso Storico.

Come non osservare, infatti, come il Territorio di Facen sia stato modellato nel tempo per l’impianto delle viti.

Come  non leggere, anche sotto l’erba vecchia incolta, gli antichi tracciati, la delimitazione – fra i filari delle viti – dei campi e dei prati coltivati, oppure delle zone dedicate esclusivamente alle stesse….

E’ poi interessante notare come i diversi vigneti rimasti siano lavorati, qua e là con assoluto rigore, qualcuno utilizzando – quali sostegni dei tralci – le carazhe, per altro pazientemente e sapientemente poste in opera, e qualcuno addirittura già pronto e predisposto per essere protetto dalla grandine.

Come non rimanere sorpresi da particolari relativi a sapienza e manualità, come i sistemi di ritenzione e tensionamento dei fili di ferro dei filari, o della eleganza con cui sono state sagomate e legate le viti

Come non vedere, nei luoghi in cui le viti sono state abbandonate ed i relativi sostegni asportati, come le stesse reagiscano a tale affronto ancora con una incredibile vitalità, già mostrando piccoli grappoli d’uva nati direttamente dai ceppi…

Ma anche come non vedere vigneti di recentissimo abbandono, in prossimità delle case, monito terribile del cambiamento dei nostri valori e stili di vita…

Ma poi, in un giro nei vigneti di Facen, ora che le foglie delle viti sono appena sbocciate e la visione d’insieme non ne è ancora ostruita, come non accorgerci di scorci e prospettive, su Facen, la Vallata Feltrina e la catena del Grappa

A.Chs

 

 

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