Il Troj de le Pale : dove si trova ?

Ora che è stato anche segnalato con le apposite tabelle, è giunto il momento di collocare il Troj de le Pale anche sulla mappa.

Ricordiamo che la nostra intenzione è stata di ripensare i vari percorsi con una logica ad anello, con partenza ed arrivo presso l’Area Sosta Camper al Campo Sportivo di Facen.

Da qui partono, infatti, le segnaletiche di tutti i vari percorsi che, via via, abbiamo riaperto.

Anche per il Troj de le Pale, quindi, si tratta di un anello, di circa 4 km, della durata di poco più di un’ora, con un dislivello di circa 190 metri, avente il suo punto più elevato presso la Casa dei Cecconelli sulla strada per Fiere, da dove veramente inizia il suo percorso.

Qui, una specifica segnaletica ci farà passare proprio davanti alle case e – quindi- proseguire pianeggiante, per scendere poi gradualmente e ritornare verso Facen quasi parallelamente e poco più in quota relativamente alla Strada del Canalet.

Nella seguente immagine ne vediamo, quindi, il tracciato.

Cosa scopriremo lungo il suo percorso ?

Già alzandoci di quota, dal Campo Sportivo verso Venezia Secca e Fiere, ci sarà la possibilità di godere del panorama su Facen che via via, salendo, amplierà il proprio orizzonte sulla Vallata Feltrina.

Poi, già l’antica Casa dei Cecconelli, in parte in rovina, testimonia delle molteplici fasi costruttive della stessa, delle diverse tipologie di materiali costruttivi usati oltre che dell’ingegnosità delle soluzioni adottate.

Una abitazione che godeva fino a pochi anni fa di una straordinaria vista su Facen e la Vallata Feltrina, solo in parte ora nascosta dalla vegetazione che si sta riappropriando del Territorio, certamente fino a pochissimi anni fa un autentico giardino, strappato al bosco e su pendenze importanti.

Il percorso continua, poi, sul sentiero principale di accesso a tutte le coltivazioni, di vite in particolare, che caratterizzavano il pendio esposto a sud sopra il Canalet. Sentiero scavato, protetto verso il pendio e sostenuto a valle da muretti in buona parte ancora integri e leggibili. Solo ove la vegetazione li ha invasi, in parte sono stati dalla stessa divelti e franati.

Per questo motivo, anzi, nella riapertura del percorso si è reso necessario deviare per una ventina di metri dal sentiero originale, totalmente inagibile, per parallelamente ricavare un itinerario alternativo nel bosco a fianco.

I panorami, i punti di osservazione che – appena rientrati sul sedime originale del sentiero – da qui si godono sono veramente suggestivi, in particolare nella stagione autunnale ed invernale quando – grazie all’assenza delle foglie – meglio sono possibili.

In alcuni punti, poi, abbiamo pensato di attrezzare una sorta di panchine da meditazione, proprio per la suggestione dei luoghi e degli scorci che vi si godono. Un intervento, questo, che faremo nei primi mesi del prossimo anno.

E’ pure possibile, poco avanti, riscoprire resti di stalle ed abitazioni in luoghi che – al tempo – dovevano essere autentici giardini.

Interessante osservare tutte le diramazioni che dal tracciato principale portavano, certamente, nelle varie proprietà ed erano funzionali alla coltivazione delle stesse.

Alcune di queste sono state realizzate grazie ad apposite rientranze scavate sul pendio, delimitate da conci in pietra squadrata, e costruite con particolare maestria.

Poi, incominciando la parte in discesa, abbiamo la possibilità di osservare anche il cambiamento dei suoli, che diventano sempre più sassosi, tipici dei ghiaioni lungo i quali si sono sfaldate le pareti soprastanti.

E attraverso un ghiaione, nella parte bassa del percorso, punteggiato da roverelle, incomincia il percorso di ritorno verso Facen.

Anche qui molte le tracce degli antichi insediamenti, di case all’epoca abitate, con ancora visibili sul pendio a monte e valle molti muretti a secco, tracce sicure di vigneti e campi.

Tutto è ormai invaso dalla vegetazione, ma anche qui, con un po’ di osservazione ed intuizione, non è difficile capire quali sono le parti di Territorio da sempre vocate a bosco e quali diventate tali successivamente e spontaneamente, per l’abbandono dei siti.

L’uscita dalla parte boscata e il riaffaccio sul Territorio ancora coltivato è repentina, così da non essere difficile neppure immaginare come proprio tutta la costa boscata appena lasciata alle spalle possa essere stata e potesse apparire fino a qualche decennio fa.

Le viti che ritroviamo per prime uscendo dal bosco, amorosamente curate, sono le ultime testimonianze della coltivazione caratterizzante i pendii appena attraversati dal Troj e lasciati alle spalle.

E nel percorso che ci riporterà, chiudendo l’anello, presso il campo sportivo di Facen avremo ancora la possibilità di vedere begli esempi di architettura rurale locale, ancora abitati.

Troveremo pure anche esempi delle Fontane del Fascio di cui su questo Sito più volte abbiamo parlato, per infine – poco prima di arrivare – passare accanto al Casel ed al Lavatoio, fondamentali elementi di aggregazione fino a poco tempo fa.

Un giro nel passato, nel nostro passato, insomma, per qualcuno ancora vivido in mente, parte della propria giovinezza e forse pure della maturità.

Il nostro auspicio, nella riapertura e riproposizione del Troj de le Pale, è che sia occasione, per i locali anzitutto, per una rivisitazione e riscoperta del proprio Territorio e passato.

A.Chs
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2 risposte a Il Troj de le Pale : dove si trova ?

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