I “CAPITEI”

Eccoci nuovamente a parlare di manufatti presenti sul nostro Territorio.

Dopo averli descritti ed aver dato loro una collocazione fisica e geografica, proveremo ad inserire anche questi in un classico percorso ad anello, fruibile dall’escursionista curioso, il quale potrà avvalersene per soddisfare la propria necessità di vagare in mezzo alla natura e non, in cerca di scorci o panorami interessanti.

Oltre a quanto suddetto, si avrà anche la possibilità di vedere ciò che un tempo, le persone del luogo guidate dalla fede e da un bisogno quotidiano di affidarsi ad una entità superiore, per affrontare le difficoltà che la vita somministrava loro, difficoltà di ogni tipo e genere, la ricerca di rimedi contro le malattie, il freddo, la miseria, i diritti a volte negati ai più poveri ed anche alla fame, erano in grado di erigere nei crocicchi delle strade e sui sentieri maggiormente frequentati.

Alcuni di questi capitei erano anche delle edicole votive erette come voto per essere scampati a situazioni pericolose.

Pur con le scarse risorse a disposizione, ma con una forte esperienza lavorativa a volte maturata grazie all’emigrazione in cerca di lavoro altrove, questi venivano decorati con fregi, colonne, lesene ed affreschi, come a sancire l’importanza di questa religiosità popolare vissuta con cieca devozione in modo collettivo, festoso ed originale.

Alcuni di questi capitei sono stati restaurati, in un recente passato, grazie all’iniziativa della C.I.F. – Comunità Villa San Francesco di Facen – che con ciò ha voluto ulteriormente lasciare traccia del suo profondo attaccamento al Territorio.

Altri sono irrimediabilmente persi o rovinati, per l’incuria in cui sono caduti, per il diverso sentire che il tempo ha generato, per il modificarsi del rapporto fra la popolazione ed i retaggi del proprio vissuto.

La volontà di cercare di legarli idealmente tutti insieme, in un percorso che li riscopra nel contesto che li ospita,  è il tentativo per ridare loro la dignità storica che meritano, per quello che hanno rappresentato.

Nei prossimi articoli li riscopriremo insieme.

Diego P.
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