Fontane di Facen : la Fontana de Polentina

Dopo una (lunga) pausa estiva, riprendiamo ora con la disanima delle fontane presenti nel nostro Territorio.

Questa volta prenderemo in considerazione la Fontana de Polentina. Nome, questo, di cui neanche siamo sicuri, per non averne trovato uno specifico, per il luogo in cui si trova.

Una fontana che ci incuriosisce un po’, per la sua collocazione e forma.

La struttura non presenta, infatti, le caratteristiche tipiche di tutte le altre Fontane del Fascio, pur essendo alimentata dallo stesso Acquedotto del Troj delle Manere. Il sito su cui è costruita, inoltre, risulta un po’ ‘disassato’ rispetto alle abitazioni cui doveva essere di supporto, a valle di Venezia Secca, appena a lato della Strada del Canalet ed in vista della Chiesa di Facen.

Inoltre, il materiale con cui è costruita questa fontana, soprattutto nel muro di delimitazione a monte, presenta una cura costruttiva ed una scelta dei conci accurata che ancora emerge, pur nell’abbandono in cui le mutate condizioni di vita l’hanno relegata. Sono infatti costituiti da sassi i più diversi, apparentemente di fiume, che denotano una particolare eleganza costruttiva e testimoniano l’indubbia capacità delle maestranze che l’hanno realizzato.

Interessante, inoltre, anche per le dimensioni: solo la parte abbeveratoio è lunga circa 4 metri !

Una ipotesi certo può essere avanzata, se si tiene conto che il sito su cui si trova, originariamente doveva rappresentare la viabilità privilegiata e diretta per l’accesso al Monte Aurin, i suoi prati e boschi, da Facen e Travagola.

Prati e boschi che possono ora essere raggiunti più comodamente percorrendo la strada di Spiesa lungo la quale, per altro, non sono presenti altri significativi esempi di fontane.

Questa Fontana  presenta pure il lavatoio, così da farci presumere che la sua destinazione non fosse esclusivamente per l’approvvigionamento umano e l’abbeverata degli animali di passaggio, ma di supporto alle vicine abitazioni. Servite, queste, magari in un momento successivo, direttamente dalla Fontana dei Poi, anch’essa con lavatoio, dalla quale dista circa 150 metri.

Questi elementi ci fanno ritenere che la sua costruzione possa essere precedente alla realizzazione delle Fontane del Fascio, forse della seconda metà dell’Ottocento, coeva di altri interventi analoghi quali il Lavatoio e la Fontana principale di Facen.

Lo stato in cui versa denota l’abbandono della stessa da lunga data, anche se non sembra essere compromessa nella sua staticità complessiva. Solo gli elementi cementizi superficiali appaiono particolarmente danneggiati, ma non tanto da non poter essere reintegrati con relativa facilità.

Non ci è dato verificare se la condotta dell’acqua che la alimentava sia ancora presente e in che stato la stessa possa trovarsi, né tantomeno, se lungo la stessa l’acqua ancora scorra.

Anche su questa, come su tutte le altre fontane finora esplorate, non ci sembrerebbe così difficile un intervento di recupero funzionale, anche con la sola possibilità di un rubinetto a pulsante per non sprecare acqua.

Ma anche per non sprecare questa moltitudine di manufatti, testimonianze di una storia ancora recente, troppo rapidamente caduta in oblio complici le mutate condizioni di vita, ma che ancora potrebbero riottenere la loro dignità e funzionalità, seppur limitata agli escursionisti che percorrono questo Territorio.

Vedi la Scheda

Vai all’immagine

Dove si trova

Dall’alto

 
A.Chs
Questa voce è stata pubblicata in Fontane, Percorsi e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.