Storia Parrocchia di Facen : finalmente Parrocchia autonoma

 

Ma non si è ancora risposto alla domanda: “ E quando ‘vide la luce’, e fu riconosciuta, sia ecclesiasticamente che civilmente, la Parrocchia di Facen ? “

A ragguagliarci su questo argomento non è più don Giuseppe ma il suo immediato successore: ecco come.

“ 18 settembre 1944: In seguito al contratto stipulato tra la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e il rev.do don Giuseppe Peressini, la suddetta Congregazione invia oggi a Facen un suo sacerdote, don Mario Tosetti, accompagnata dal Vicario Generale don Carlo Pensa, perchè si assuma il governo della nuova casa e della Vicaria. (futura parrocchia di Facen: n.d.r.)

 Naturalmente il provvedimento non ha ancora carattere definitivo: mancano ancora le suore che dovranno organizzare asilo e laboratorio femminile. Perciò il rev.do don Peressini, avuta la promessa dal Signor don Pensa che le suore non tarderanno a giungere, stabilisce di rimanere a Facen fino al loro arrivo: intanto secondo il parere del Vescovo, il rev.do don Peressini resterà, come prima, Vicario di Facen. Il sacerdote giunto ora (don Mario n.d.r.) sarà Delegato Vescovile, con tutte le facoltà proprie del Parroco per l’esercizio del ministero…!

 I nostri Rev.mi Superiori sono stati costretti a ripiegare in tal modo, soprattutto a causa della guerra: i viaggi sono pressoché impossibili. Tanto più per delle suore che dovessero trasferirsi in una casa lontana che si apre per la 1° volta. Noi pure, nel viaggio tentato con mezzi di fortuna da Milano a Venezia, in questi giorni scorsi (siamo in novembre 1944 n.d.r.) abbiamo corso seri rischi di restare mitragliati.

 Qui a Facen ancora si possono dormire sonni tranquilli se non si pensa con ansia al domani.

 Sono proprio di questi ultimi giorni gli spettacoli, così sinistri all’imbrunire, di paesi in fiamme. Anche i monti circostanti, il Tomatico e perfino il lontano Massiccio del Grappa, brulicano di vasti incendi provocati dalle truppe tedesche di occupazione per snidare, dicono loro, i partigiani. Il paese è poi molto impressionato per i fatti che si sentono narrare di gente impiccata in numero considerevole nella provincia di Padova, a Bassano. A Feltre, già il 19 giugno ultimo scorso, erano stati impiccati tre partigiani.

 13 dicembre 1944: Visita di Mons. Vescovo dietro richiesta del rev.do don Peressini. Fu tenuto un triduo di preparazione predicato dal rev.do don Luigi Pellin di Arten.

 Anche esteriormente si è avuto cura di rendere solenne il più possibile l’ingresso in paese del nostro venerato pastore: archi e file di alberi dalla gradinata della chiesa fino alla piazzetta, bandierine e striscioni inneggianti al festeggiato ecc. …

 23 gennaio 1945: Mons. Vescovo mi fa avere per mezzo della rev. Curia di Feltre il decreto di nomina a parroco, dicendomi esplicitamente che d’ora innanzi la responsabilità della parrocchia sarà mia e che perciò dovrò avere rispetto e deferenza sempre verso don Giuseppe ma indipendenza e libertà d’azione.

 Da qualche settimana è giunto il decreto di erezione della Vicaria in Parrocchia, con la data 13 dicembre 1944: i confini sono stati notevolmente modificati, perciò il rev.do don Peressini ha avanzato formale protesta. (20)

 Mons. Vescovo ad una rappresentanza di uomini che gli portano la protesta di don Peressini assicura che è disposto a rifare il decreto: quindi delega due sacerdoti della diocesi, il rev.do don Giuseppe Pante e il rev.do don Virgilio Tiziani perché compiano un giro presso le famiglie dei confini in questione e raccolgano i loro pareri.

 15 febbraio 1945: Sono stato in Curia per il giuramento antimodernistico e per ricevere l’investitura della Parrocchia “.(21)

Così nacque ufficialmente la Parrocchia di Facen, come comunità religiosa autonoma, con inizi promettenti, guidata da un sacerdote che conosceva il fatto suo, e formata, come si evince dalla cronistoria, da fedeli, intraprendenti e volonterosi, che desideravano intensamente il ben-essere religioso e sociale della loro comunità.

Oggi, 50 anni più tardi, è giusto porci la domanda: è ancora così ?

Non è, forse, il caso di rimboccarci le maniche e operare ancora una volta nel senso che ci è stato suggerito da questi bellissimi esempi ?

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 Note : (20) (21)   – Archivio Parrocchiale
A.Chs